CAMAIORE. “Ieri ho perso un amico, un vero amico, uno di quegli amici che quando se ne vanno lasciano un vuoto che nessuno potrà mai colmare: alla soglia dei trenta anni il mio primo cavallo Olmo se ne andato. Arrivò a Camaiore all’età di appena cinque mesi acquistato dal mio amico Giuseppe Pardini che me lo affidò, e da quel momento è sempre stato con me; all’età di tre anni lo acquistai. Da oltre quindici anni era ammalato di enfisema polmonare (bolso) e proprio per questo motivo ,dal momento in cui gli fu diagnosticata la malattia, decisi di non montarlo più ma di farlo vivere il più possibile da cavallo. Ma Olmo nel suo piccolo era stato anche un cavallo famoso; dopo cinquecento anni viene rievocato a Camaiore il Palio dell’Assunta con una corsa di cavalli e proprio con lui vinco le prime due edizioni. ( 1989-90); la terza la perdemmo per uno stiramento ad un tendine nelle qualifiche . Per questi due successi l’amico Giovanni Ghirlanda , allora corrispondente del giornale Il Tirreno, lo defì “…l’ormai mitico Olmo..” ( Le foto lo ritraggono proprio nei due momenti della sua vita). Con Olmo ho praticato la dura e difficile disciplina del fondo, ho partecipato a olmogare western, ho nuotato in mare, ho viaggiato a lungo sia in Toscana che fuori – con lui partecipai al famoso viaggio Camiore- Verona seguito anche dalla trasmissione Rai Linea Verde- e grazie a lui ho potuto conoscere ed ammirare , godendole da un’altra prospettiva, le peculiarità del nostro meraviglioso territorio, scoprendone parti che assolutamente non conoscevo. Sono certo che lui ha dato a me più di ciò che io ho dato a lui (con gli animali è sempre così) e per questo non potrò mai dimenticarlo. Grazie Olmo ,mio inseparabile compagno”.

Claudio Barsuglia

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